- Sale operative
- Ortopantomografo digitale
- Radiografico endorale
- Scanner Intraorale
- Sterilizzazione
- Amministrazione
- Sala d'attesa
Due zone operative dotate di strumenti all’avanguardia.
Ortopantomografo digitale in sede.
L’ortopantomografia serve a studiare i denti, le ossa dei mascellari e mandibolari in fase diagnostica e terapeutica. Permette inoltre di rilevare malformazioni dentarie, come denti inclusi o di identificare lesioni ossee, infiammazioni, neoformazioni.
Lo Studio dispone di un Ortopantomografo Digitale MyRay, che consente, rispetto all’ apparecchiatura tradizionale, di rilevare immagini più reali e definite, consente una minore esposizione alle radiazioni ionizzanti, nonchè una lettura immediata dell’ indagine dentale tramite uno schermo.
Inoltre, risulta più pratico e sicuro conservare l’esame sia per lo Studio che per il paziente, trattandosi di un file immagine, ed è più semplice poterlo inviare per eventuali consulti multidisciplinari a distanza e online.
Radiografico endorale.
Le radiografie endorali consentono il rilievo di informazioni specifiche riguardanti una zona circoscritta della bocca del paziente.
Questa radiografia Viene definita “endorale” in quanto si effettua con il supporto di una lastrina che viene inserita all’interno della bocca del paziente. In pochi secondi la radiografia compare sullo schermo del computer,consentendo l’analisi immediata del caso.
Lo Studio dispone del Radiografico Endorale digitale MyRay.
Gli apparecchi radiografici digitali consentono una sostanziale riduzione di dose ionizzante rispetto alle apparecchiature tradizionali.
Scanner intraorale per la rilevazione digitale delle arcate dentali.
Cos’è lo scanner intraorale?
Lo scanner intraorale è uno strumento con un sistema di misurazione tridimensionale utilizzato per raccogliere informazioni su forma e dimensioni delle arcate. Le ottiche ad alta risoluzione eseguono scansioni processate da un software che riproduce il modello 3D virtuale delle arcate dentali e dei tessuti molli del paziente, digitalizzando completamente l’anatomia della bocca.
A cosa serve?
Dal modello 3D generato dallo scanner dentale, è possibile eseguire una serie di pianificazioni chirurgiche, protesiche o ortodontiche sulla base delle quali si realizzano i dispositivi necessari. Se ritenuto opportuno dall’odontoiatra, lo scanner intraorale può essere utilizzato al posto dell’ impronta rilevata con materiali tradizionali (alginato o siliconi) per ottenere modelli virtuali delle arcate del paziente.
Introducendo il puntale dello scanner all’interno del cavo orale e orientandolo lungo l’arcata dentale, nell’arco di qualche minuto è possibile ottenere un’impronta dentale digitale in maniera più veloce e meno invasiva di quella ottenuta dalla metodica tradizionale.
Quali sono i vantaggi per il paziente?
Una tecnologia all’avanguardia come quella dello scanner migliora il confort del paziente, la velocità del trattamento e permette la riduzione i tempi alla poltrona. Infatti, lo scanner intraorale garantisce:
• Minore invasività rispetto al calco tradizionale che richiede l’impiego di paste siliconiche, potenziale causa di disagio legato al riflesso faringeo
• Riduzione dei tempi: in un’unica fase si ottiene un’impronta completa senza dover ricorrere alla tecnica della doppia impronta
• Precisione dell’impronta ottica che garantisce un risultato riproducibile e ad alta definizione
• La possibilità di visualizzare in anteprima su uno schermo sia le scansioni 3D che la simulazione dei risultati del trattamento pianificato.
Sterilizzazione rigorosa e tracciata in ambiente dedicato.
Le procedure di sterilizzazione e disinfezione:
Tutto il materiale monouso (siringhe, aspira-saliva, bicchieri di carta, guanti, mascherine, etc.) viene dismesso ed eliminato secondo le normative vigenti.
Al termine di ogni intervento, tutti gli strumenti utilizzati vengono raccolti in un contenitore apposito e portati in sala sterilizzazione. La sala sterilizzazione è separata dalle sale dove si effettuano le visite ed è organizzata in una zona ben distinta, per eseguire ogni operazione in sicurezza ed evitare contagi.
Il processo di sterilizzazione avviene in fasi specifiche:
• Fase 1 DECONTAMINAZIONE – Prima di essere lavati e maneggiati dall’operatore, gli strumenti devono essere “decontaminati”. Questa operazione prevede l’immersione degli strumenti in una soluzione chimica disinfettante per HIV, epatite e altri agenti patogeni.
• Fase 2 LAVAGGIO, RISCIACQUO e ASCIUGATURA – Dopo la decontaminazione, gli strumenti vengono sottoposti ad un lavaggio meccanico, in apposita macchina lava ferri (Termo Disinfettatrice) e successivamente risciacquati sotto abbondante acqua corrente.
• Fase 3 CONFEZIONAMENTO – Dopo il controllo gli strumenti vengono confezionati per essere poi sottoposti al vero e proprio processo di sterilizzazione e garantire la sterilità fino al prossimo utilizzo. Ogni singolo strumento viene imbustato in apposite buste di carta che vengono sigillate ermeticamente con la termo-sigillatrice a caldo.
• Fase 4 STERILIZZAZIONE IN AUTOCLAVE – Gli strumenti confezionati e sigillati vengono inseriti in Autoclave, dove verranno sottoposti a cicli di alta pressione ad una temperatura di 134° per 1 ora, per distruggere virus e batteri ancora presenti.
• Fase 5 STOCCAGGIO – Terminato il ciclo di sterilizzazione in autoclave, il materiale viene conservato in cassetti chiusi, al riparo da fonti di calore, umidità e polvere, fino al prossimo utilizzo.
Anche gli ambienti vengono disinfettati e decontaminati prima di far accomodare un nuovo paziente. La poltrona, i piani operativi e gli accessori vengono disinfettati con uno speciale disinfettante battericida.
La sterilizzazione è fondamentale e non deve essere lasciata al caso. La salute dei nostri pazienti viene prima di tutto.